MARIO
ANCILLOTTI
Curriculum attività
PASSATO
Mario Ancillotti nasce da una famiglia di musicisti. La sua formazione musicale è avvenuta al Conservatorio “Cherubini” di Firenze nel quale ha studiato ed ha collaborato con musicisti come Luigi Dallapiccola, Carlo Prosperi, Franco Rossi, Piero Farulli, il Quartetto Italiano, Piero Bellugi, Salvatore Alfieri. È stato infatti grazie a un ambiente così ricco di stimoli, e all’incontro con tali personalità, che ha assorbito un particolare rigore nell’affrontare lo studio della musica, in tutti i suoi vari aspetti. Lo studio della composizione gli ha permesso di diventare un musicista completo, in grado di affrontare partiture antiche e moderne con consapevolezza. Tale formazione lo ha portato a imboccare le strade più impervie e difficili e a impostare la sua attività con il rigore di chi conosce il valore etico e morale dell'arte. Alcune collaborazioni con musicisti di idee affini (esemplare il sodalizio con il pianista Piernarciso Masi, che dura da più di 40 anni), lo hanno distinto come un musicista esigente e volto verso una ricerca mai completamente soddisfatta e compiuta.
Con tali basi ogni esperienza intrapresa è stata assai proficua. Come 1° flauto nell’Orchestra di Roma della Rai, e successivamente in Santa Cecilia, Ancillotti ha suonato con direttori come Bernstein, Boehm, Maazel, Sawallisch, Giulini, Schippers, Masur, Abbado, Muti, Ozawa, Metha, e altri.
Quando più tardi ha deciso di abbandonare l’orchestra, era ormai un musicista affermato e preparato alla carriera solistica.
Il contributo di Ancillotti all’interpretazione della musica contemporanea è scaturito da feconde collaborazioni con Berio, Sciarrino, Penderecky, Henze, Donatoni, Pennisi, Clementi, sempre accompagnato da quel rigore che lo ha tenuto a distanza da scelte approssimative e superficiali a favore sempre dell’aspetto qualitativo.
Nel corso della sua carriera di solista Mario Ancillotti ha effettuato concerti e tournée in tutta Europa, in Usa, in Canada, nel Nord e Sud Africa, in Sud America, in Giappone; ospite di importanti sale da concerto come la Suntory Hall a Tokyo, il Teatro Coliseo a Buenos Aires, la Salle Vigadò a Budapest, il Teatro alla Scala di Milano, la Hercule Salle a Monaco, il Teatro Municipal a San Paolo, per manifestazioni di prestigio come il Maggio Musicale Fiorentino, la Biennale di Venezia, la Biennale di Parigi, i Festival di Varsavia, di Barcellona, di San Pietroburgo e di Mosca. Egli ha collaborato con musicisti come Carmirelli, Accardo, Giuranna, Spivakov, Geringas, Leister, Silverstein, Canino, Franco Rossi, e come solista con direttori come Maag, Bour, Melles, Cambreling, Penderecky, Bellugi, Gelmetti, Soudant, Muhai Tang, Neuhold.
PRESENTE
Oggi, Mario Ancillotti può essere definito come uno dei flautisti più significativi del suo periodo; un musicista completo che affronta ancora, con sempre nuovo entusiasmo, aspetti diversi della sua professione. Oggi molta dell’energia di Ancillotti è indirizzata verso l’organizzazione e la direzione del complesso "Ensemble Nuovo Contrappunto" e del Festival “Suoni Riflessi”. Ancillotti ha saputo dare a questa attività rilievo internazionale mettendola in contatto diretto con compositori come Berio, Petrassi, Vacchi, Bussotti, Sciarrino, Pennisi, Manzoni, Clementi, Battistelli, De Pablo, D’Amico, Solbiati, Fedele, Sollima, Sani, Antonioni, Panni, Daniele Lombardi, Silvia Colasanti, Vassena, Portera, e con personaggi della cultura come Moni Ovadia, Milena Vukotic, Maddalena Crippa, Ugo Pagliai, Tiziano Scarpa, Sergio Givone e tanti altri.
L’attività di direttore si è poi allargata anche ad altre orchestre. Ancillotti infatti ha diretto la Verdi di Milano , l’Orchestra del Teatro Lirico d Cagliari, l’Orchestra Regionale del Lazio, la Sinfonica Marchigiana, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, I Solisti di Perugia, la Sinfonica Abruzzese, Milano Classica, etc . Egli si dedica inoltre all’organizzazione musicale, già membro del direttivo artistico dell’Orchestra Regionale del Lazio, è direttore artistico degli “Amici di Campo Lo Feno” una rassegna estiva che si svolge all’Isola d’Elba che vanta fra i suoi ospiti molti musicisti internazionali.
Queste nuove attività, lungi dal distoglierlo dal giornaliero artigianato strumentale di flautista, sono un evoluzione diretta di scelte indirizzate sempre più verso la musica in tutti i suoi aspetti, allargando così definitivamente il concetto di strumentista a quello di musicista a tutto tondo, ideale raggiungimento di un equilibrio per una migliore comprensione di questa complessa espressione umana che è la musica.